Cristo morì prendendo su di sé i peccati di coloro che crederanno in lui. Anche se Lui stesso era del tutto senza peccato, perfettamente santo davanti a Dio, Dio lo punì sulla croce facendogli portare l’intera pena del peccato di color che crederanno in lui. In questo modo si manifestò l’ira divina. Dio, in quel momento di valore eterno sulla croce, distolse lo sguardo da suo Figlio e lo abbandonò. L’intera pena della nostra colpa ricadde su Cristo, come era profetizzato nel Vecchio Testamento nel Libro di Isaia al capitolo 53, versetti 5 e 6:
"Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo smarriti come pecore, ognuno di noi seguiva la propria via; ma il SIGNORE ha fatto ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti."
E proprio come Lui ha portato i peccati, che coloro che credono in Lui vengono rivestiti della sua perfetta giustizia. La Scrittura afferma in Romani 4:5:
"mentre a chi non opera ma crede in colui che giustifica l’empio, la sua fede è messa in conto come giustizia."
Perciò, Dio redime tutti coloro che confidano solo in Cristo per essere salvati. Li salva non perché ciò che fanno sia degno del favore divino, dato che nessun peccatore potrà mai guadagnarsi tale merito, ma li riscatta per quello che Gesù ha fatto per loro.